Quando il visitatore entra nello stabilimento di Euroverniciatura, nota immediatamente una crescita tecnico-culturale nel settore del terzismo.
La crescita odierna è senza dubbio da attribuire alla volontà degli imprenditori (Pietro Cersosimo – fig.1 – e Chiara Guarda: fig. 2) e a molteplici fattori, fra cui specializzazione del lavoro, specifiche attrezzature innovative – come la cabina di spruzzatura polveri – impianti tecnologicamente validi e prodotti chimici di natura nanotecnologica.
L’azienda investe continuamente nelle innovazioni che man mano si industrializzano nel mercato (a suo tempo utilizzò, nel tunnel di pretrattamento metallico, le nanotecnologie applicate con la tecnica della nebulizzazione): è il caso odierno della rivoluzionaria apparecchiatura Siver Nordson per il cambio colore, che si ottiene con una semplice operazione (le vere innovazioni risultano operativamente semplici da utilizzare ma sono il frutto di approfonditi studi e ricerche prima di essere messe a punto e industrializzate).
Tutto questo per affermare la validità del sistema di verniciatura a partire dal pretrattamento e dalle innovazioni nella cabina di spruzzatura polveri, che, da sola, ha senza dubbi innalzato il livello tecnico e professionale del terzista.
1 – Al centro, Pietro Cersosimo con Chiara Garda di Euroverniciatura, azienda di servizi di verniciatura a polveri e liquido conto terzi con sede a Forlì. A destra Luca Tomassoni della Siver Nordson che presenta al mercato la rivoluzionaria “Area Polveri”, completamente differente dal conosciuto “Centro Polveri”. 2 – Chiara Garda di Euroverniciatura davanti alle apparecchiature dell’”Area Polveri”. 3 – Vista generale dell’impianto di verniciatura a polveri e la zona di carico pezzi. 4 – Pietro Cersosimo fotografato nella zona delle apparecchiature di pretrattamento nanotecnologico nebulizzato.
LA VISITA ALL’IMPIANTO
L’impianto di Euroverniciatura completa interamente il ciclo di finitura, garantendo elevata qualità, iniziando – dopo il carico dei pezzi sul trasportatore (fig. 3) – dalla preparazione dei pezzi tramite idoneo pretrattamento nanotecnologico (fig. 4), fino all’applicazione di polveri con un considerevole
numero di cambi colore giornaliero.
«L’obbiettivo dei miei investimenti – ci dice Cersosimo – è quello di essere sempre competitivo nei confronti della clientela italiana e europea e offrire qualità superiore, uniformità degli standard qualitativi e rapidità di consegna, soprattutto ora che il numero e la differenziazione dei pezzi verniciati aumenta continuamente e, quindi, il cambio colore deve essere il più rapido possibile.
L’”AREA POLVERI”
Per questo motivo è stato fondamentale l’investimento della innovativa “Area Polveri”, di Siver Nordson, che, in 90 secondi, permette il cambio colore – ha sottolineato Cersosimo – una vera rivoluzione che si attendeva da tempo».
5 – Il tunnel di pretrattamento nanotecnologico. 6 – I pezzi dopo il pretrattamento sono trasportati alla cabina polveri. 7 – Particolare della cabina polveri Siver Nordson, in fase di preritocco. 8- Particolare del “quadro” delle pompe del nuovo cambio colore installato alla Euroverniciatura.
Dopo il pretrattamento nanotecnologico nebulizzato (fig. 5), i pezzi sono trasportati alla grande cabina a polveri (figg. 6 e 7), dotata della
rivoluzionaria “Area Polveri (fig. 8), completamente differente dal tradizionale “Centro Polveri”, e caratterizzata da un tempo massimo di pulizia al suo interno di 3 minuti (ce ne vogliono 5 quando è necessario passare dai colori scuri a quelli chiari). L’”Area Polveri è organizzata con il nuovo “Top Color Change HD Dual”, di seguito sinteticamente illustrato.
Il sistema è dotato di 2 contenitori polvere fluidificati indipendenti. Questa configurazione consente, durante la fase di verniciatura, di avere un contenitore in funzione che alimenta il gruppo di pistole, e il secondo contenitore già disponibile per caricare il colore successivo.
Durante la fase di cambio colore, il sistema passa da un contenitore all’altro in meno di 90 secondi, effettuando contemporaneamente la pulizia dei tubi polvere e di tutte le pistole in uso.
Il sistema, che gestisce in automatico la movimentazione del gruppo pescante, è dotato di una meccanica di alta precisione che permette il corretto posizionamento senza rischi e di assoluta provata affidabilità. L’operatore deve solo seguire le indicazioni “elementari” che compaiono sullo schermo.
Effettuato il ciclo di cambio colore, dopo la ripartenza della verniciatura con il nuovo colore, un ciclo totalmente automatico consente lo scarico e la pulizia del contenitore utilizzato precedentemente rendendolo immediatamente disponibile per il colore successivo.
Il grande impianto di verniciatura è completato dalla cottura a forno (fig. 9) e dall’area di carico e scarico pezzi (fig. 10).
9 – I pezzi avviati alla fase di polimerizzazione nel forno. 10 – La zona di scarico dei pezzi finiti.
CONCLUSIONE
«Vi abbiamo invitato per far conoscere a voi e ai lettori di Verniciatura Industriale le innovazioni, che aiutano a migliorare in continuo l’attività
di verniciatura a polveri – prosegue Pietro Cersosimo. «I vantaggi che abbiamo ottenuto con il cambiamento dal “Centro Polveri” all’”Area Polveri” sono sia il notevole miglioramento della produttività che delle condizioni di lavoro, ottimizzando i tempi ciclo, in linea con quelli dove si utilizzano le vernici liquide, come avviene nel nostro impianto di finitura di chassis di camion.
Siamo molto soddisfatti – ha concluso Cersosimo: adesso presso i clienti possiamo vantare un servizio più consono alle loro necessità di tempi di consegna a fronte di uno sforzo importante per l’azienda, ma davvero molto relativo rispetto ai grandi vantaggi ottenuti».
COSA É IL NUOVO TOP COLOR CHANGE HD DUAL
Siver, in collaborazione con Nordson, a seguito del grande successo ottenuto negli ultimi anni con il Top Color Change abbinato alle cabine a cambio rapido colore e al sistema di applicazione polvere HD in “fase densa”, ha continuato ad investire nella ricerca e sviluppo per implementare le prestazioni del sistema e rispondere alle richieste e alle esigenze dei propri clienti che puntano al raggiungimento di alti risultati nella verniciatura in termini di “prestazioniqualità- affidabilità e risparmio”.
É nato così il nuovo “Top Color Change HD Dual”, che permette di effettuare cambi colore in tempi ultra rapidi, gestendo l’intera fase del cambio colore con il supporto di un software dedicato e di facilissima intuizione per gli operatori.
Questo sistema rivoluzionario consente di ottenere notevoli vantaggi e benefici. Di seguito i più significativi:
SVILUPPO DEL “CENTRO POLVERI”
- tempi velocissimi nella fase di cambio colore
- switch da un contenitore all’altro in meno di 90 secondi incluso il ciclo di pulizia pistole
- scarto polveri durante il cambio colore vicino allo zero
- ciclo cambio colore in condizioni di assoluta pulizia senza rischi di inquinamento
- procedura di cambio colore semplice e intuitiva per gli addetti
- possibilità di gestire lotti picco
A cura di Anver Il cambio colore nella cabina di spruzzatura a polveri, sulle apparecchiature e nel letto fluido del Centro Polveri, al contrario di quanto avviene con le vernici liquide, è uno dei problemi ingegneristici affrontati da sempre da tutti gli specialisti del settore, con risultati non sempre soddisfacenti.
Negli anni ‘90 l’esperienza dei verniciatori per conto terzi portò i fabbricanti di queste apparecchiature a mettere a punto cabine progettate in modo da permettere un tempo di pulizia dell’interno cabina e delle pistole, che poteva variare da 30 a 45 minuti – in quelle a “minicicloni” – fino a due ore per quelle tradizionali.
Quest’ultimo caso riguarda in particolare quei casi dove è necessaria la massima qualità estetica del colore, cioè senza “inquinamenti” di altri colori, soprattutto quando vi erano cambi colori di tonalità simili.
La marcia d’avvicinamento a un tempo limite ideale (qualche minuto) era infatti cominciato in quegli anni con le note cabine “a cartucce filtranti” con aspirazione frontale: la pulizia interna dopo la sostituzione di tali cartucce con altre pulite, durava , grazie al lavoro di abili operai, un’oretta circa.
Più veloce risultava il cambio colore con le cabine “multicicloni” (30-45 minuti, come già detto).
Successivamente alcune aziende costruttrici avevano anche sviluppato cabine a “velo”, capaci di ridurre, anche se parzialmente, i tempi attorno ai 20-30 minuti circa.
Sempre in quegli anni vi erano anche diversi tipi di cabine con pareti interamente costruite in materiale plastico oppure utilizzando rivestimenti plastici accoppiati a pareti in acciaio – come erano le prime cabine commercializzate – ma il periodo di pulizia rimase praticamente inalterato attorno ai 30 minuti.
Altre soluzioni, soprattutto adottate da aziende con disponibilità di investimento, prevedevano un sistema di sostituzione della cabina in funzionamento con una seconda pulita, carrellata su rotaie, oppure mediante cabine parallele con spostamento birotaia ma a costi superiori.
Benchè ci fossero stati miglioramenti della tempistica, queste soluzioni non sono state risolutive. Successivamente:
- Ferdinando Trevisan trova una nuova soluzione costruttiva delle pareti di cabina a polveri, con teli di polietilene che, quando è necessario cambiare colore,
vengono riavvolti nella bobina posta alla base della cabina stessa, lasciando completamente pulita la parte nuova del nastro a parete: questa soluzione migliorava il tempo di ripristino delle condizioni interne per applicare il nuovo colore (3-5 min), ma non risolveva la pulizia degli erogatori, vibrosetaccio,
letto fluido e altro: 15-30 min erano ancora necessari - alla fine degli anni ’90 le industrie tedesche – la Eisenmann in particolare – scelgono la strada delle cabine a pareti di vetro, con gli stessi risultati altrettanto incompleti
- quelle inglesi lanciano una cabina in tessuto e in plastica leggera asportabile, per ogni colore, agganciabile a una struttura fissa in acciai
- 1996: la Ransburg Gema prepara una nuova cabina cilindrica, che modifica quella parallelepipeda, con posizionamento verticale delle pistole per dare miglioramento alla “nuvola” applicativa (ogni pistola può essere messa in funzione separatamente): il cambio colore è dell’ordine di 15-20 minuti
- nel 2001 la nuova cabina Speedking della Nordson garantisce una pulizia interna, insieme alle relative apparecchiature di spruzzatura, di un massimo di 15 min
- una migliore pulizia dell’interno è offerto nel 2015 da un’altra cabina cilindrica, che permette l’operazione in soli 6-10 min, tra interno cabina, apparecchiature e letto fluido del Centro Polveri.
Attualmente non si segnalano novità, soprattutto perché il Centro Polveri non è ancora in grado di permettere un’operazione analoga a quella dell’erogazione di
vernici liquide, dove ogni colore dispone di una pompa specifica.
CONSIDERAZIONI
Come si nota da questa premessa, i fabbricanti hanno sempre curato il miglioramento della cabina e della sua operatività interna in modo di facilitare i tempi di pulizia dell’overspray creato e permettere così rapidi cambi di colore, ma trascurando sempre il “Centro Polveri”, che contiene il contenitore a letto fluido della polvere, i pescanti, gli iniettori e altro.
Oggi il pescaggio della polvere avviene di solito direttamente dalla scatola di polvere, posizionata all’interno del Centro su una tavola vibrante o meno e un pescante viene inserito anche per fluidificare la polvere.
Nel caso si debbano realizzare corti o lunghi periodi di applicazione dello stesso colore, il Centro Polveri è attrezzato sempre con un solo contenitore a letto fluido, nel quale la fluidificazione è ancora migliore. Qui sta il problema di maggiore tempo di pulizia, che attualmente, come detto, è dell’ordine di 15 min circa.
E qui è avvenuta la vera rivoluzione operata da Siver Nordson di Taverne di Corciano (Pg), che modifica totalmente il Centro di distribuzione polveri, e abbiamo potuto verificare presso l’importante terzista forlivese Euroverniciatura.